L’ostello hi-tech con posti letto riservati. Strutturato su cinque piani, è in grado di accogliere sino a cento viaggiatori. Con tanto di Social platform interna, che mette in contatto gli ospiti tra loro.
Le famose honeycomb, le microcamere insonorizzate per dormire qualche ora in aeroporto, già utilizzate anche per i viaggiatori di diversi aeroporti al mondo, tra cui Malpensa e Orio al Serio, sono arrivate anche in città.
Nasce a Milano il primo Ostelzzz, un nuovo concept di ospitalità per brevi soggiorni costituito da capsule per dormire di chiara ispirazione orientale.
Il Cyber Ostello si trova in via Giorgio Jan (MM Lima) e si sviluppa su cinque piani per un totale di cento posti letto. L’ultimo piano è destinato alle aree comuni, con terrazzi e un grazioso cortile interno.
Le Honeycomb (celle negli alveari) che compongono le camerate sono capsule singole posizionate una sopra l’altra.
Sono la versione 2.0 dei vecchi letti a castello, adatte a garantire privacy e sicurezza. Ogni sei cabine è presente un bagno.
Le cabine sono super tecnologiche: ventilazione meccanica, luci a LED e schermo touch attraverso cui si accede allo speciale Social network interno, a disposizione degli ospiti della struttura.
Si perchè Ostelzzz è un ostello molto “social”. L’area comune, suddivisa in bar, cucina e zona entertainment sarà il fulcro degli eventi creati dagli stessi ospiti e condivisi attraverso la Social platform dedicata, che mette in contatto tra loro i clienti della struttura.
Per esempio, un turista a Milano vuole visitare un luogo, a questo punto, potrà condividere sulla piattaforma social la sua proposta agli altri viaggiatori che potranno decidere di aggregarsi.
Quello di Milano sarà solo il primo di una catena europea: “Miriamo a creare una rete di Social Hostels localizzati in posizioni strategiche nelle maggiori città europee – spiega il fondatore Nicolas Montonati – Ogni albergo dovrebbe essere molto vicino al centro della città e a importanti punti di interesse, per raggiungere anche un segmento di persone che hanno bisogno di un posto per riposare in una breve sosta”.
Lo sviluppo naturale sarà quello di ripetere il format in altre città italiane come Torino, Roma, Venezia e Firenze per poi passare a Barcellona e Berlino, seguite da Parigi, Londra e Amsterdam.