La Luxury Hospitality Conference, svoltasi il 26 settembre e supportata da Beyond the Magazine tra i media partner, ha riunito alcuni dei nomi più influenti dell’hospitality italiana. Con il tema “Eccellere nelle operazioni del segmento lusso: day by day“, l’evento ha offerto un’illuminante occasione per esplorare il mondo del lusso attraverso le esperienze di cinque leader del settore.
Moderati da Ezio Indiani, General Manager dell’Hotel Principe di Savoia, i relatori hanno analizzato le sfide e le opportunità che caratterizzano quotidianamente l’industria del lusso, approfondendo temi cruciali come la gestione del personale, la sostenibilità e la crescente competitività del mercato.
Ezio Indiani: “Nuove opportunità post-pandemia”
Indiani ha aperto la conferenza con un’osservazione incisiva: “Il dopo pandemia ha aperto un nuovo concetto di turismo. Guerre e crisi globali portano sempre sfide, ma anche grandi opportunità.” Ha sottolineato come la concorrenza dei brand internazionali in Italia sia in costante crescita, invitando i suoi ospiti a raccontare come affrontano queste sfide quotidiane.
Davide Bertilaccio: “Ogni sfida è un’opportunità”
Davide Bertilaccio, CEO di Villa d’Este Hotels, ha subito risposto con ottimismo: “Più che sfide, le considero opportunità. Il post-pandemia ha aperto possibilità infinite, e le difficoltà devono essere viste come stimoli per migliorare.”
Bertilaccio ha evidenziato l’importanza di investire nel personale, parlando della sua ambizione di creare un hospitality campus per motivare i giovani professionisti del settore. “Si dice che i giovani non vogliano lavorare, ma non è vero. Hanno motivazioni diverse e sta a noi trovare le leve giuste.”
Piero Magrino: “Una nuova apertura a Firenze”
Piero Magrino, General Manager di Borgo Pignano Florence, ha messo in risalto l’ambizione di espandere il loro brand: “Per noi la prima sfida è l’apertura di una nuova struttura a Firenze. La crescita digitale e la preparazione del personale sono altrettanto cruciali, così come guadagnarsi una fetta di mercato nella nostra città.”
Giampaolo Ottazzi: “Orient Express a Roma e Venezia”
Per Giampaolo Ottazzi, Area General Manager Hotels Rome & Venice – Arsenale Group Spa, le sfide commerciali sono particolarmente significative, con il lancio del primo Orient Express a Roma e di un boutique hotel a Venezia: “Il posizionamento sul mercato sarà complesso, ma la selezione del personale sarà cruciale. Ho avuto mentori che mi hanno trasmesso il loro sapere, e ora cerco di fare lo stesso con le persone che recluto.”
Cristiano Cabutti: “Oasi di benessere a Venezia”
Cristiano Cabutti, General Manager del JW Marriott Venice Resort & Spa, ha condiviso il suo impegno per il benessere degli ospiti: “La nostra struttura a Venezia è un’oasi di benessere. Abbiamo la più grande spa di Venezia, e produciamo olio dalle nostre piante di ulivo. Offriamo un’esperienza completa ai nostri ospiti, che include anche attività come il padel e la vicinanza al centro storico, pur trovandoci su un’isola privata.”
Sofia Peluso: “La differenziazione è la chiave”
Sofia Peluso, General Manager di Villa San Michele, A Belmond Hotel Florence, ha evidenziato come la differenziazione sia fondamentale: “Ci piace offrire esperienze che vanno oltre il fitness o la spa. Dalle lezioni di yoga ai corsi di giardinaggio, i nostri ospiti possono immergersi in un’atmosfera unica, godendosi ogni momento nei nostri ambienti.”
La motivazione del personale: il segreto del successo
Un tema cruciale emerso dalla conferenza è stata la gestione e la motivazione del personale, considerata da tutti i relatori come il cuore del successo nel settore dell’hospitality di lusso.
“Una delle chiavi per il successo è il coinvolgimento del personale e la condivisione delle informazioni,” ha detto Bertilaccio. “È importante che tutti capiscano perché lavoriamo e quali obiettivi condividiamo.”
Indiani ha aggiunto: “Delegare responsabilizza. Quando si delega, si ripone fiducia.”
Peluso ha poi sottolineato l’importanza di formare la prossima generazione di professionisti: “Abbiamo la responsabilità di aiutare i giovani a innamorarsi di nuovo di questo lavoro e di creare una rete di relazioni che li supporti nel loro percorso.”
Cabutti ha parlato della sfida di gestire un personale stagionale: “Abbiamo aumentato gli stipendi e migliorato le condizioni di vita per i nostri dipendenti stagionali, con nuove strutture ricettive e certificati di formazione che arricchiscono i loro CV.”
Sostenibilità e inclusione: il futuro del lusso
Indiani ha poi aperto un dibattito sulla sostenibilità e l’inclusione, chiedendo ai suoi ospiti se considerassero questi temi come opportunità o sfide.
Per Magrino, sono chiaramente opportunità: “La sostenibilità e l’inclusione ci permettono di raggiungere nuovi segmenti di mercato e ci danno un vantaggio competitivo.”
Peluso ha condiviso il suo impegno con EnerCheck, un’azienda che certifica le pratiche sostenibili, mentre Bertilaccio ha sottolineato il suo focus sulla riduzione della plastica e degli sprechi alimentari. “L’inclusione è il futuro. Non possiamo ignorarla.”
Ottazzi ha concluso l’argomento, parlando dell’obiettivo di rendere il suo hotel un esempio di sostenibilità e inclusione, pur riconoscendo le difficoltà che questo comporta nel segmento delle strutture a cinque stelle.
Il sogno nel cassetto
La conferenza si è conclusa con una riflessione personale da parte dei relatori sui loro sogni e aspirazioni. Magrino ha commosso il pubblico con la sua sincerità: “Ho lavorato in questo settore per 36 anni e spero di continuare con la stessa passione per molto tempo ancora. Mi diverto ogni giorno e sogno di farlo all’infinito.”