Servizio a cura di CATALDO MANELLI

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A poche ore dalla celebrazione della Giornata Mondiale della Terra, penso alla domanda più frequente che mi sento rivolgere, in questi giorni: “riusciremo ad andare in vacanza quest’Estate” ? Vi chiederete: “ma cosa c’entrano le vacanze” ?  C’entrano eccome, perchè la terra, i viaggi, le location e le destinazioni di soggiorno e vacanza, sono in connessione tra loro.

Infatti, da qualche tempo è in corso una trasformazione epocale dell’industria dell’accoglienza del ventunesimo secolo, rappresentata dalla transizione ecologica delle attività turistiche, che va di pari passo con quella digitale.

Una nuova concezione di accoglienza sintetizzata in parole, come: “ecologia, sostenibilità, green, smart, no frills, slow & experience” che si aggiungono a quelle dell’accoglienza classica di “sicurezza, igiene e sanificazione” a cui siamo stati abituati in questo ultimo anno.

Fonteverde Tuscany - Beyond the Magazine

Secondo recenti sondaggi, i  turisti sono alla ricerca di location nella natura o che offrano proposte di benessere, salute e cure termali, all’insegna “dell’antistress” e della “disintossicazione”.  A tal proposito, vi sono dati confortanti, che fanno ben sperare ed indicano che i flussi turistici estivi, saranno simili a quelli dello scorso anno, se non, addirittura superiori.

Il futuro dei viaggi e dei soggiorni pare essere in mano a viaggiatori consapevoli, che reclamano libertà di scelta e di stile, rispetto delle identità di genere e sono sempre più attenti alla tutela dell’ambiente ed alle esigenze e necessità di viaggio e soggiorno, che rispecchino nuovi trend ambientali. Il rispetto per il pianeta è un valore che deve essere presente in ognuno di noi, dalle imprese della ricettività al singolo individuo.

Tutti noi dobbiamo farci portavoce, con il nostro esempio, sulle tematiche verdi, bio, ed essere a sostegno della filiera corta e dell’eco sostenibilità in ogni loro forma e sfaccettatura. L’impegno green può inizialmente essere anche un piccolo gesto, purché sia costante nel tempo e che sensibilizzi anche gli altri, creando così una rete prolifera di buoni propositi, intenti ed azioni verdi.

Noi esseri umani, viaggiatori, turisti, imprenditori e professionisti dell’ospitalità, dobbiamo stipulare un vero e proprio “patto con la natura” ed imporci protocolli green, eco sostenibili, l’uso di prodotti non inquinanti ed attuare una vita sana, che possa generare un impegno etico e sociale a favore di madre natura.

Stiamo apprezzando sempre più il valore degli attimi della nostra vita e della nostra esistenza, qui sul pianeta terra. Abbiamo sempre più bisogno di esperienze sensoriali ed ambientali, di vivere in spazi all’aperto ed a contatto con il verde e con acque incontaminate, siano esse di mari, fiumi o laghi.

Libertà, sicurezza e flessibilità applicate ad un ambiente connesso con la natura, stanno diventando delle vere e proprie esigenze.

Analizzando il ruolo e la professione che svolgo ed incarno da oltre vent’anni, volgo lo sguardo ai miei collaboratori, colleghi, ospiti e clienti e sono sempre più convinto che lo sprone di tutto e su tutto, possa e debba racchiudersi in una semplice ma significativa affermazione: “Nessuno vuol dormire in una struttura ricettiva che inquina ne vuol viaggiare su mezzi di trasporto che inquinano”.

Ciò deve farci pensare e riflettere;  allora, cosa aspettiamo a dare una sterzata e correggere la traiettoria dei nostri stili di vita ?

Serve cambiare quello che facciamo nel quotidiano, a favore di una vita orientata al verde, dandone l’esempio;  cambiare il nostro modo di vedere il mondo e far cambiare l’ottica ed il punto di vista ai nostri ospiti. Il tutto, con massimo rispetto del prossimo, profonda etica, molta chiarezza e tanta credibilità. Bisogna iniziare a rivolgere attenzioni alla progettualità delle nostre case, degli hotel, resort, b&b, degli edifici pubblici, ed infrastrutture in genere.

Infatti una progettualità di qualità, bio sostenibile, diventa indispensabile per un approccio green, che si manifesta attraverso l’impiego della bio edilizia, delle bio architetture e nell’uso di materiali nobili e naturali già disponibili in natura.

Non si richiede di essere da subito, carbon-neutrality, plastic-free, internet detox, magari sì, in alcune ore della giornata o durante la notte, per migliorare sonno e riposo a beneficio dell’organismo che sarà poi più in simbiosi con la natura, ma certo si deve pensare anche a questo, e queste sono le esigenze ed i trend del futuro !

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L’impegno generale nella svolta green può essere minimo o totale, l’importante è fare i passi giusti, offrire ciò che con impegno, si può mantenere nel tempo ed attuarlo senza sforzi eccessivi.

  • Sicuramente porterà i suoi benefici iniziare ad effettuare la raccolta differenziata nell’intera struttura, camere comprese.
  • Ridurre il consumo di fonti combustibili fossili per il riscaldamento, sino ad arrivare alla loro eliminazione.
  • Attuare un adeguato efficientamento energetico che interessi impianti ed illuminazione, interna ed esterna.
  • Sfruttare le risorse naturali quali sole, vento e geotermia, per l’installazione di centrali di trasformazione ed accumulo di energia.
  • Cercare di ridurre l’impatto dei consumi del condizionamento climatico all’interno delle strutture, attraverso l’ausilio di progettualità di bio edilizia ed il “green climate control”.
  • Ridurre ed efficientare il consumo idrico nelle stanze e nei processi di lavorazione e trasformazione.
  • Ridurre l’uso della plastica in ogni uso ed ambiente.
  • Usare carta riciclata e cercare di non stampare, se non strettamente necessario.
  • Applicare attive e fattive azioni per la riduzione degli sprechi.
  • Usare prodotti di pulizia green.
  • Usare fragranze naturali nelle camere e negli ambienti comuni.
  • Usare lavatrici ad ozono per i panni di pulizia e gli stracci da lavoro.
  • Usare materiali e tessuti naturali per il confezionamento delle divise del personale, per le lenzuola ed i set delle spugne bagno, per il tovagliato di bar e ristoranti, etc.

Questi a mio avviso, sono solo alcuni consigli virtuosi e “best practices” da poter adottare nell’immediato e che potranno incominciare a fare la differenza, se attuate correttamente ed adeguatamente comunicate. Ciò aiuterà positivamente l’impatto sulla natura e sarà l’inizio di un processo di trasformazione green e sostenibile. A latere, bisogna comprendere a fondo anche il valore e l’impatto ambientale procurato dall’indotto e dalla filiera integrata del turismo.

Sarà infatti responsabilità etica dell’imprenditori turistico, una volta attuate le corrette procedure all’interno delle strutture, assicurarsi che anche i partner coinvolti nelle forniture, rispettino gli standard etici nelle loro fasi di lavorazione, produzione e trasformazione, attraverso l’attuazione di protocolli green, eco sostenibili e nell’uso di prodotti non inquinanti; o che almeno, facciano del loro meglio in tal senso, sempre con impegno etico e sociale, verso l’umanità e la natura.

E’ sempre responsabilità etica dell’imprenditore il rispetto dell’ecosistema agroalimentare e la tutela della salute dei propri ospiti; ciò si può ottenere facendo fede ai principi dell’eco sostenibilità alimentare e green, quali:

  1. l’uso di prodotti biologici naturali a “km 0” o al massimo a “km2”, per alcune derrate alimentari, non sempre reperibili in loco,
  2. rispettare le stagionalità, nelle fasi di approvvigionamento alimentare,
  3. prestare attenzione nella scelta dei fornitori e verificarne i processi e metodi di coltivazione, trasformazione e trasporto,
  4. formarsi, formare e prestare attenzione alle intolleranze alimentari quali i gluten e lactos free ed eventuali allergie,
  5. oltre al rispetto delle diversità di stili di vita ed abitudini alimentari che sono anche diventate tendenze, vedi le cucine vegetariane, vegane, etc.

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Queste buone pratiche, vanno rivolte sia alla ristorazione, che alle colazioni, al bar ed al servizio brunch. Una scelta consapevole e di rispetto verso la natura, ha ricadute economiche positive sulle comunità, coinvolge i territori, sviluppa network virtuosi che migliorano l’ambiente circostante e lo stile di vita nelle e delle destinazioni.  Non ultimo agevola il rilancio di destinazioni secondarie di carattere rurale e dei tanti, magnifici borghi, aumentandone il loro valore attrattivo.

Il mio parere personale è quello di rivolgersi sempre a consulenti esperti in materia di green economy, destinazione ed ospitalità e non voler essere autodidatta nell’affrontare temi così importanti e delicati che incidono sugli investimenti aziendali e sui profitti.

A tal proposito, mi autoreferenzio e cito per il loro impegno sul campo e per l’opera di evangelizzazione della green economy e della sostenibilità ambientale, gli amici e colleghi di Beyond the Rules Communication, TeamWork Hospitality ed Ospitalità Natura.

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Noi professionisti dell’ospitalità, sapremo consigliare ed indirizzare al meglio, il percorso da intraprendere, per vedere realizzate le aspettative degli imprenditori turistici, cucire su misura, addosso ad ogni struttura i protocolli necessari, al fine di andare incontro alle esigenze green e bio dell’ospite. Invito tutti gli imprenditori e noi manager del turismo a dare sempre l’esempio, sensibilizzando collaboratori ed ospiti, facendo sempre del nostro meglio. Usiamo i mezzi pubblici e laddove possibile, rivalutiamo i viaggi in treno, incentiviamo l’uso di mezzi di trasporto green ed elettrici, delle bici, etc. Trasmettiamo e non stanchiamoci mai di comunicare al mondo intero, qual è il nostro impegno, profuso, a favore dell’ambiente.

Ricordiamoci che la vera esperienza bio e green parte dal viaggio ed anche da ciò che si mette in valigia. “Siamo sicuri di andare in vacanza ed essere proattivamente green” ?

Facciamo un breve “check”, prima della partenza. Ecco un semplice quanto significativo esercizio pro green :

  1. Elenchiamo tutto ciò che metteremo in valigia per la nostra prossima vacanza.
  2. Analizziamo attentamente ogni singola cosa (cose inutili, cose utili, suppellettili, contenitori, abiti, vestiti, trucchi, creme, phone, rasoi, attrezzi ed attrezzature varie, cellulari, caricabatteria, lettori, etc. ).
  3. Spuntiamo man mano in ordine
  4. quelle inquinanti,
  5. quelle rinvenenti da processi di prodotti non riciclati,
  6. quelle di cui non sappiamo realmente, quanto hanno inciso sull’impatto ambientale nella loro fase di produzione,
  7. quelle di cui non sappiamo realmente, quanto hanno inciso sull’impatto ambientale nel trasporto per arrivare a noi,
  8. quanto costeranno all’ambiente in fase di smaltimento, in termini di inquinamento atmosferico e di acque reflue prodotte, e carino sarebbe sapere se queste ultime verrano trattate prima di essere conferite o addirittura, purtroppo rovesciate chissà dove,
  9. se saranno trasportate a loro nuovo utilizzo o conferimento in discarica, con quali mezzi di trasporto ed i motori di quest’ultimi, come vengono alimentati e lubrificati,
  10. se la lavorazione nelle fabbriche di trasformazione o incenerimento, avverrà in ottica green, etc.
  11. se saranno tutti prodotti che riusciranno a biodegradarsi o decomporsi naturalmente,
  12. se i materiali potranno essere riciclati o riutilizzati.

Ecco, ora abbiamo acquisito una grande consapevolezza ed una coscienza green, ma non dimentichiamo di applicare questo esercizio, durante gli acquisti, ma soprattutto, anche nella scelta dell’involucro con cui trasporteremo i nostri effetti personali o dei nostri amici “pet”, cioè, valige, trousse, beauty case e trasportini.   Pensiamoci.

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Con il sorriso sulle labbra e prima di salutare, lancio una “sfida”, come quelle in voga sui social network: d’ora in avanti, quando ci capita, anche quest’estate, quando andremo in vacanza ed oltre, affianchiamo alla pubblicazione alle foto in costume, scatti che ci ritraggano mentre effettuiamo il “plogging”, un neologismo composto dalla parole svedese “plokka upp” (raccogliere) e quella anglosassone “jogging”.  Si tratta di un mix tra sport, senso civico ed amore per la natura. In pratica chi fa “plogging”, combina l’esercizio fisico alla pulizia dell’ambiente, raccogliendo rifiuti mentre corre o cammina, stoccandoli in un sacchetto biodegradabile o zaino green eco friendly, per poi conferirli alla prima piazzola o struttura attrezzata utile”.

Il nuovo must: Amiamo noi stessi, amiamo il prossimo ed amiamo la natura!

Buon Vento, Buon Viaggio e Buone Vacanze Green a tutti, sempre “connessi con il pianeta terra”

 

BIOGRAFIA: Cataldo Manelli
Direttore d’Albergo – General Manager in hotel 4 e 5 stelle. Al suo attivo, ruoli quali: start-up & pre-opening coordinator, recovery & increase business salling, quality manager and supervisor, sales & marketing manager, revenue manager, profit implementation strategist. Consolidata esperienza manageriale in Compagnie e Gruppi Alberghieri Italiani, hotel di brand nazionali e internazionali ed hotel indipendenti. Attualmente Director of Sales di 5 hotel a Milano & indipendent Quality Hotel Consultant.