Abbiamo avuto il piacere di incontrare e intervistare Gaetano Peragine, Amministratore Unico di Quintessenza, la società che detiene StraItalian Srl e StraItalian Inc. Con una laurea in Business internazionale e un MBA presso la London Westminster Business School, Gaetano vanta oltre 20 anni di esperienza maturata su scala globale. La sua profonda conoscenza dei mercati internazionali e la sua visione chiara per il futuro del vino italiano rendono StraItalian un attore chiave nel panorama vitivinicolo mondiale.
Da dove nasce il nome StraItalian e cosa rappresenta?
Il nome StraItalian è un omaggio alla nostra identità: non siamo semplicemente italiani, siamo Stra italiani, un’espressione che sintetizza la quintessenza della nostra tradizione vitivinicola. Rappresenta l’eccellenza italiana, andando oltre ciò che è ordinariamente definito “italiano“. Vuole essere un segno distintivo che richiama autenticità e profondità culturale.
La vostra azienda produce una gamma completa di vini. Quali sono i vostri vini di punta?
Abbiamo una selezione eterogenea e distintiva. Tra i nostri vini di punta ci sono Bocciamatta, Strato, Poggio Manfredi e Tostorreddu. Ognuno di questi vini racconta una storia unica, un frammento di territorio e tradizione, e riflette la cura e la dedizione che mettiamo in ogni fase della produzione.
Cosa rende StraItalian un’azienda unica nel panorama vitivinicolo italiano?
Ciò che ci distingue è il nostro impegno nel dare voce ai piccoli viticoltori e agricoltori italiani, che operano lontano dalle logiche della produzione di massa. Abbiamo creato blend unici che riflettono la loro passione e la particolarità dei loro terreni. Un’altra caratteristica distintiva è la nostra società di importazione negli Stati Uniti, StraItalian Inc. Questo ci permette di eliminare gli intermediari, abbassare i costi e investire maggiormente nella qualità, nel packaging e nel supporto ai nostri clienti. In questo modo, riusciamo a consegnare i nostri vini direttamente ai consumatori, mantenendo intatta l’integrità del prodotto.
Quali sono i tuoi principi guida come direttore dell’azienda?
Trasparenza e autenticità. Credo fermamente che la genuinità alla fine paghi sempre. Non mi interessa nulla che sia costruito artificialmente o che non abbia radici reali. Tutto ciò che facciamo deve essere autentico, deve raccontare una storia vera. Questo approccio si riflette anche nei rapporti con i nostri clienti, che apprezzano il nostro impegno e la nostra onestà.
Recentemente avete lanciato la Bocciamatta Aquatic Creatures by Riccardo Capuzzo, un Prosecco con una bottiglia dipinta a mano. Come è nata questa nuova etichetta e cosa la rende speciale?
Volevamo spingerci oltre, aggiungendo ulteriore unicità alle nostre bottiglie di Bocciamatta dipinte di bianco, che sono già di per sé iconiche grazie alla mancanza di pellicola di plastica. La collaborazione con Aquatic Creatures del Designer Riccardo Capuzzo è stata un incontro di visioni. I suoi disegni fatti a mano sono straordinari e la tecnica di stampa in sublimazione su vetro dà vita a qualcosa di veramente non convenzionale: un prodotto sostenibile, alla moda, completamente fuori dagli schemi classici e che diventi un oggetto di design.
Quali sono i vostri obiettivi a lungo termine?
Il nostro obiettivo principale è continuare a condividere con il mondo le gemme nascoste del panorama vitivinicolo italiano. Inoltre, stiamo lavorando su una joint venture in Giappone e Cina per replicare il modello che abbiamo implementato negli Stati Uniti, accorciando la filiera e parlando direttamente con i nostri clienti, senza filtri o costi aggiuntivi. Il nostro sogno è portare l’essenza del vino italiano in ogni angolo del mondo.