Da “Miss Progress International” a “Women for progress”, per perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il concorso vede protagoniste giovani donne di tutto il mondo e i loro progetti su ambiente, salute e diritti umani e si smarca dai canonici concorsi di bellezza, anche nel nome, per declinare fino in fondo la sua identità.
L’annuncio è stato dato dall’associazione culturale tarantina In Progress, esclusivista mondiale del concorso, durante la presentazione del nuovo sito internet womenforprogress.it, pubblicato in tre lingue (italiano, inglese, spagnolo) sul quale trovare tutte le informazioni e le notizie e anche candidarsi per partecipare alla nona edizione che si terrà a settembre in Salento.
“Rendiamo il mondo un posto migliore in cui vivere” è l’ambizioso slogan di In Progress, il sodalizio no-profit fondato nel 2009 da Giusy Nobile e Giuseppe Borrillo. Già sei anni prima della sottoscrizione da parte di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite dell’Agenda 2030 e dei diciassette obiettivi che la costituiscono, l’affiatato gruppo di volontari che si sono uniti ai fondatori ha dato vita a Miss Progress International, il format ideato per sensibilizzare il mondo su temi sempre attuali.
Nel corso delle precedenti edizioni, oltre 200 Ambasciatrici del Progresso, provenienti dai cinque continenti, hanno avuto la possibilità di dar voce ad altrettante realtà poco note, meritevoli di una soluzione.
“Per evitare fraintendimenti – racconta la presidente, Giusy Nobile – il titolo della manifestazione è stato modificato in Women for Progress, sicuramente più adatto ai suoi contenuti e alle sue finalità”.
Nessuna variazione, invece, per la competizione, la cui popolarità, soprattutto all’estero, si è sempre più rafforzata nel corso degli anni. La giuria, infatti, continuerà a valutare i progetti che a settembre, in Salento, concorreranno alla nona edizione di Miss Progress International e premierà l’autrice che avrà presentato la proposta migliore per contenuti e fattibilità.
Il nuovo sito internet si presenta al meglio: nella pagina principale sono infatti immediatamente visibili alcune sequenze video che testimoniano l’avvenuta realizzazione dei progetti vincitori in varie parti del mondo. “Nell’apposita sezione dedicata al concorso – aggiunge il direttore Giuseppe Borrillo – si potranno vedere i reportage di tutte le precedenti edizioni e a breve pubblicheremo anche i risultati dell’eccellente lavoro fatto dall’attuale detentrice del titolo”.
Il riferimento è a Francesca Speranza che, nel 2022, ha vinto (prima volta per un’italiana) grazie al suo progetto di agricoltura urbana autosostenibile.
A Villa Giaquinto di Caserta, la sua città, sono già stati raccolti i frutti che saranno presto trasformati in marmellate in un edificio confiscato alla camorra.
Durante la diretta della cerimonia di premiazione del 23 settembre, come sempre trasmessa in streaming mondiale, sarà presentato il video che testimonierà l’ennesimo successo dell’iniziativa.