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MU 40, articolo su Beyond the Magazine

Milano non è solo capitale della moda, è il cuore pulsante di una creatività che sfida il tempo, i mercati e le convenzioni. A dimostrarlo, ancora una volta, è stata Milano Unica, che con la sua 40ª edizione ha consacrato il ruolo insostituibile del tessuto e degli accessori come elementi fondanti del lusso contemporaneo. Più di 12.000 buyer hanno attraversato i padiglioni di Fiera Milano Rho, immersi in una scenografia che raccontava molto più di una semplice esposizione: raccontava storie di eccellenza, savoir-faire e visioni del futuro.

Ma quest’anno è stato diverso, speciale. Lo si percepiva subito dall’atmosfera: gli stand brulicavano di entusiasmo, di scambi che non erano solo di affari ma di cultura, stile e innovazione. 723 espositori hanno dato vita a un mosaico creativo che ha attratto buyer provenienti da 98 paesi. Non è solo un record di numeri, è il segno che il mondo guarda all’Italia non solo per l’artigianato di qualità, ma per il modo in cui riusciamo a trasformare la tradizione in innovazione.

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Il lusso che parla la lingua dell’evoluzione

Ciò che ha reso questa edizione indimenticabile non è solo l’affluenza straordinaria, ma il messaggio che ogni tessuto e ogni accessorio sembrava voler trasmettere: il lusso, oggi, è fatto di creatività sostenibile, innovazione tecnica e una profonda consapevolezza del mondo che ci circonda. E non a caso, uno dei momenti chiave della manifestazione è stato il confronto durante la tavola rotonda moderata da Nicola Porro, dove due giganti dell’industria del lusso, Toni Belloni (LVMH Italia) e Alessandra Gritti (Tamburi Investment Partners), hanno messo in luce una verità essenziale: la produzione è il vero lusso.

La creatività da sola non basta,” ha sottolineato Belloni, “il tessuto è la tela su cui il designer dipinge, e il processo produttivo è il pennello che definisce la qualità del risultato.” Parole che trovano eco nelle piccole aziende familiari, custodi di un sapere antico che, se valorizzato, può ancora essere il motore dell’intera industria.

 

La Francia guida l’onda del cambiamento

Mentre i riflettori erano puntati su espositori e buyer internazionali, è stata la Francia a fare notizia. Il paese ha registrato il più alto numero di aziende visitatrici, con un incremento del 35% rispetto all’anno precedente. Simone Canclini, Presidente di Milano Unica, ha sottolineato con orgoglio come questo dato rappresenti molto più di un successo numerico: “La presenza francese riflette il valore di un dialogo costante tra due mondi creativi, quello italiano e quello francese, che si completano e si ispirano reciprocamente.”

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Sostenibilità concreta e non solo di facciata

Tra le conversazioni più frequenti, sia nei corridoi che durante gli eventi ufficiali, c’era un concetto chiaro: la sostenibilità non è più un accessorio di stile, ma il cuore della moda. Ma come ha sottolineato Massimo Mosiello, Direttore Generale di Milano Unica, “non può essere una sostenibilità astratta o irrealizzabile. Deve essere concreta, realizzabile e sostenibile per le aziende.” Un messaggio che guarda con decisione a Bruxelles, con la richiesta di normative più equilibrate e meno gravose.

E la risposta delle aziende è stata chiara: innovare, sì, ma senza sacrificare l’anima del prodotto. Lo dimostrano i progetti innovativi presenti in fiera, come quelli dedicati all’economia circolare e alla tracciabilità. Perché oggi, il lusso si misura anche nella capacità di guardare al futuro senza dimenticare le radici.

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Prossima fermata: il Teatro alla Scala

Ma Milano Unica non è solo una fiera: è una celebrazione della bellezza. E non c’è luogo migliore per festeggiare i vent’anni di successi che il Teatro alla Scala, dove il prossimo luglio prenderà vita un evento speciale. “Sarà un tributo simbolico alle persone che hanno contribuito a trasformare Milano Unica in ciò che è oggi,” ha annunciato Mosiello. Un invito a vivere l’arte del tessuto come un’opera d’arte in movimento, capace di plasmare le tendenze e influenzare il mondo del lusso globale.

L’appuntamento è fissato per l’8 luglio 2025, quando Milano Unica tornerà a dettare le regole del lusso con una visione che intreccia passato e futuro, estetica e sostenibilità. Perché, come insegna la storia della moda, il segreto del successo non è mai guardare indietro, ma saper reinventare ciò che è stato per creare ciò che sarà.