Sorprendente novità a Milano: si reinventa e trasforma uno degli spazi della storica e monumentale Stazione Centrale. Apre il Mercato Centrale Milano: 32 botteghe distribuite su 2 piani e uno Spazio Fare dedicato ad eventi e incontri.
Suoni. Il pane fresco che viene spezzato, lo sfrigolio dell’olio, il gambo del fiore reciso da un taglio fatto da mani sapienti. Rumori. Persone che parlano, ridono, urlano, scherzano, condividono, assaggiano, brindano, festeggiano, scoprono. Voci. Degli artigiani e del loro saper fare, di chi è al loro fianco, di chi entra solo per dare un’occhiata e poi resta a bocca aperta, di chi non si stanca mai di raccontare.
La voce ha infinite sfumature, crea rumore e attenzione, è unica per ogni persona.
Il Mercato Centrale Milano ha la sua voce. Quando parla, ricorda Firenze, Roma e Torino. Ma c’è sempre quel qualcosa in più che lo rende unico. Simile, per forza. Diverso, per scelta. Per sua stessa natura, il Mercato Centrale Milano è contenuto e contenitore.
E diventa cassa di risonanza, per questo diciamo che diamo voce alla bontà. Dentro il Mercato Centrale Milano ci sono tante voci, con intensità diverse e rispettate, la spontaneità, l’istinto e la verità sono fondamentali. Perché qui, la bontà è elementare. Davvero, davvero, davvero.
Fuori dai binari vi attende una piazza di 4500 mq aperta a viaggiatori in transito, ai turisti e ai milanesi alla ricerca di una pausa relax, o di condividere momenti conviviali con amici, leggere, mangiare e, perchè no, fare la spesa. Un format già collaudato e di successo che sbarcato a Milano dopo Firenze Roma e Torino.
Un viaggio nel gusto Made in Italy ma anche internazionale, per scoprire ogni giorno tradizioni gastronomiche diverse. Tra le botteghe, alcuni nomi già molto noti ai milanesi, dal panificio di Davide Longoni al ravioli di Agie Zhou, dai cocktail di Flavio Angiolillo al barbecue di Joe Bastianich e poi tante insegne da scoprire: ecco gli artigiani del Mercato Centrale:
Il succo fresco – Cesare Cacciapuoti e Nicolò De Gregorio
Il pane e i dolci – Davide Longoni
Il mulino – Mattia Giardini e Alberto Iossetti
I ravioli cinesi – Agie Zhou
La sfogliatella napoletana – Sabato Sessa
Il tartufo – Luciano Savini
La birreria – Luigi Moretti
La pasticceria – Vincenzo Santoro
Il gelato e il cioccolato – Riccardo Ronchi ed Edoardo Patrone
Il riso – Sergio Barzetti
La pizza – Giovanni Mineo e Simone Lombardi
La carne e i salumi – Fausto Savigni
L’hamburger di Chianina – Enrico Lagorio
Il girarrosto – Alessandro Baronti
L’enoteca – Tannico
La pasta fresca – Famiglia Michelis
La cucina di pesce – Ruggero Orlando
Il cocktail bar – Flavio Angiolillo
Il fish bar – Jérémie Depruneaux
Il ristorante – Piero e Luca Landi
La scuola di cucina – Alessio Leporatti
Il laboratorio radiofonico – Alessio Bertallot
Il mercatino biologico – Tommaso Carioni
Il caseificio – Tommaso Carioni
La gastronomia genovese – Marco Bruni
L’american barbecue – Joe Bastianich
Il bollito e il lampredotto – Giacomo Trapani
I fiori e le piante – Rosalba Piccinni