L’India è sotto i riflettori come nuova meta del lusso, con grandi nomi come Asos, Kering, LVMH e Swatch che puntano sul suo mercato in espansione. Secondo Barclays, il mercato indiano del lusso potrebbe crescere a doppia cifra fino al 2030, nonostante le sfide culturali.
Tre fattori chiave guideranno questa crescita: un PIL previsto dell’8%, un PIL pro capite che potrebbe raggiungere i 5mila dollari e una classe media superiore in aumento. Attualmente, l’India rappresenta solo il 2% delle vendite globali di lusso, ma potrebbe raggiungere i 23 miliardi di euro entro il 2030 con un CAGR del 16%.
Marchi come Louis Vuitton, Gucci, Dior e Hermès stanno aprendo negozi a Nuova Delhi, Bangalore e Mumbai. Tuttavia, l’India deve affrontare sfide come la disparità di reddito e lo spazio commerciale limitato. Carole Madjo di Barclays sottolinea che gli orologi, i gioielli e il soft luxury hanno un grande potenziale, visti come investimenti a lungo termine dai consumatori indiani.
La domanda chiave è: l’India sarà la nuova Cina del lusso? Anche se il cammino è ancora lungo, il cambiamento nella mentalità dei consumatori e miglioramenti nel panorama della vendita al dettaglio potrebbero sbloccare il pieno potenziale di questo mercato emergente.