Louis Vuitton presenta i nuovi Objets Nomades a Palazzo Serbelloni in occasione del Fuorisalone di Milano 2019, aggiungendo al progetto due nuovi studi di architettura: Atelier Biagetti e Zanellato/Bortotto.
Per il Fuorisalone 2019 il luxury brand francese Louis Vuitton presenta i nuovi Objets Nomades nella cornice di palazzo Serbelloni sotto un cielo di lanterne bianche: un indirizzo da non perdere per la Milano Design Week 2019.
I quarantacinque oggetti meravigliosamente realizzati che compongono la collezione Objets Nomades di Louis Vuitton rendono omaggio alla tradizione e alla storia della Maison – come l’iconico baule-letto creato nel 1874 per l’esploratore francese Pierre Savorgnan de Brazza – oltre a presentare la visione creativa e contemporanea di designer provenienti da tutto il mondo.
La collezione oggigiorno vanta collaborazioni con India Mahdavi, Tokujin Yoshioka, Raw Edges, Barber & Osgerby, Nendo, Maarten Baas, Patricia Urquiola, Marcel Wanders, Atelier Oï, Fernando e Umberto Campana.
Gli Objets Nomades sono il manifesto contemporaneo dell’essere nomade che per suo stesso etimo identifica «l’errante che non ha stanza fissa»: l’architettura del viaggio, o dell’eterno vagare, non si può contenere in confini predeterminati, sono l’attesa e il movimento a dettare le regole del gioco. Ciò spiega la natura degli oggetti nomadi Vuitton, contraddistinti dall’essere trasformabili, componibili e trasportabili.
Gli Objets Nomades del nuovo millennio sono capolavori eseguiti da mani artigiane che realizzano sedie, poltrone, divani, tavolini, lampade, chaise-lounge componibili, amache, dondoli, paraventi e altre meraviglie. L’idea di viaggio marchiata Louis Vuitton supera anche l’idea di movimento: gli oggetti nomadi contengono ispirazioni e forme di viaggio differenti, evocano mondi lontani, emulano forme naturali, portano nelle case l’esotismo di latitudini altre.
La collezione 2019 vede la collaborazione di due new entry nell’armata Vuitton: Atelier Biagetti e Zanellato/Bortotto. Atelier Biagetti presenta il tavolo Anemona: una scultura organica cava sagomata che disegna la liquidità del Mare Adriatico e i movimenti dei costumi di scena dei baletti del Teatro alla Scala. Esternamente è rivestita in cuoio naturale e sorregge una generosa lastra di vetro di forma ellittica per un banchetto di 12 persone.
Un’altra novità giunge dal Brasile. Gli autori sono un altro duo: i fratelli Humberto e Fernando Campana, la cui ironia è la strategia per un design dell’inaspettato. Loro presentano la poltrona Bulbo (foto sotto): un gigantesco involucro in tessuto giallo che appare come un fiore amazzonico, una pianta carnivora, un succoso ananasso del peccato.
L’irriverenza dei Campana modella un oggetto che è un’architettura-rifugio, la versione ultra-pop carioca di una bergère nella quale racchiudersi protetti da morbidi petali.
Louis Vuitton – Objets Nomades
Pallazzo Serbelloni, Corso Venezia, 16
9 e 10 Aprile: dalle 11.00 alle 20.00
dall’11 al 14 aprile: dalle 10.00 alle 20.00