Il fotografo britannico, il cui nome per esteso è John Rankin Wandell, è il protagonista della personale Rankin. From portraiture to fashion che la 29 Arts in Progress Gallery gli dedica dal 18 ottobre al 24 febbraio 2020. Presenta un vero e proprio tour nell’archivio del fotografo e filmaker con l’obiettivo di dare visibilità ai suoi lavori più iconici e alle opere più concettuali.
Rankin, geniale e irriverente
In oltre trent’anni di scatti, con il suo stile provocatorio Rankin ha contribuito a dare una nuova definizione dell’immagine e dell’estetica. Nel 1991, insieme a Jefferson Hack ha fondato il mensile Dazed & Confused, rivista culto con il meglio della cultura pop dedicata alla moda, alla musica, al cinema. Da allora ha curato oltre 40 libri e le riviste AnOther, AnOther Man e Hunger, semestrale di moda, arte, musica, lifestyle con approfondimenti sui contenuti web. Nel corso della sua carriera, ha immortalato moltissime celebrità, dalla regina Elisabetta II a Michael Jackson. Realizzato campagne per Triumph, Avon, Geox, Police, Rolls Royce, Jitrois e Wolford. Pubblicato ovunque, dalle proprie riviste fino a Vogue, Esquire, GQ, Rolling Stone. Ha esposto i suoi lavori nelle gallerie di tutto il mondo tra cui il MoMA di New York e il Victoria & Albert Museum di Londra. Ha inoltre girato diversi documentari, tra i quali Seven photographs than changed fashion.
Difficile da condensare in un’unica definizione, il cultural provocateur e fotografo britannico Rankin sarà per la prima volta in mostra in Italia presso la 29 Arts in Progress Gallery con il supporto di Piaget. Piaget rinnova così il proprio legame con il mondo dell’arte scegliendo di essere cultural partner della mostra Rankin – From Portraiture to Fashion.
La proposta espositiva prevede, infatti, cambi di opere e di interi allestimenti. Al fine di celebrare alcuni degli eventi del calendario milanese come il Vogue Photo Festival, il Fashion Film Festival (entrambi a novembre) e la Milano Fashion Week di febbraio. Creando così un’originale occasione di dialogo tra l’autore e le proposte culturali di una delle capitali del design e della moda in Europa.