Dal 16 ottobre 2019 al 15 marzo 2020 il MUDEC-Museo della Culture di Milano ospita il lavoro – lungo una vita – di un artista che ha fatto la storia fotografica del nostro secolo, Elliott Erwitt.
Su invito della curatrice della mostra Biba Giacchetti, il grande maestro della fotografia ha creato un album personale e pubblico, storico e contemporaneo, serissimo e ironico, dedicandolo in una anteprima assoluta allo spazio Mudec Photo. È nata così la mostra “Elliott Erwitt. Family”.
La mostra presenta al pubblico 60 scatti che per il grande fotografo americano, dall’alto dei suoi ineffabili 91 anni, meglio hanno descritto nella sua lunghissima carriera e rappresentano fino a oggi tutte le sfaccettature di un concetto così inesprimibile e totalizzante come quello della famiglia.
La famiglia come tema universale, che riguarda l’umanità, interpretato da Elliott Erwitt con il suo stile unico, potente e leggero, romantico o gentilmente ironico, cifra che ha reso questo autore uno dei fotografi più amati e seguiti di sempre: la collezione selezionata per Mudec Photo alterna immagini ironiche a spaccati sociali, matrimoni nudisti, famiglie allargate, o molto singolari, metafore e finali aperti come la fotografia del matrimonio di Bratsk.
Elliott Erwitt racconta i grandi eventi che hanno fatto la storia e i piccoli accidenti della quotidianità, ricorda che possiamo essere la famiglia che scegliamo, quella americana, ingessata e rigida che posa sul sofà negli anni Sessanta, o quella che infrange la barriera della solitudine eleggendo a membro l’animale prediletto. Famiglie diverse, in cui riconoscersi, o da cui prendere le distanze con un sorriso.
Niente è più assoluto e relativo, mutevole, universale e altrettanto particolare come il tema della famiglia. La famiglia ha a che fare con la genetica, il sociale, il diritto, la sicurezza, la protezione e l’abuso; la felicità e l’infelicità. Mai come oggi è tutto ed il suo contrario, e niente è capace di scaldare di più gli animi, accendere polemiche, unire e dividere come il senso da attribuire al termine famiglia. Solido, eppure così delicato. Là, dove la parola si ferma o si espande a dismisura, può intervenire la fotografia, che sin dalla sua nascita tanto fu legata proprio a questo tema.
Il suo diffondersi nelle classi sociali della media borghesia accompagnava il desiderio di un racconto privato e personale degli eventi che ne segnavano le tappe: i ritratti degli avi, le nascite, i matrimoni, le ricorrenze, tutto condensato in quei volumi che nelle prime decadi dello scorso secolo arredavano il salotto buono. Gli album di famiglia.
Attraverso i 60 scatti da lui selezionati e che raccontano trasversalmente 70 anni di storia della famiglia e delle sue infinite sfaccettature intime e sociali nel mondo, Elliott Erwitt offre indifferentemente all’osservatore istanti di vita dei potenti della terra, come Jackie al funerale di JFK, accanto a scene privatissime, come la celebre foto della bambina neonata sul letto, che poi è Ellen, la sua primogenita.
La cifra di Erwitt si esprime con un ritmo esilarante eppure profondo su un tema che certamente ha avuto un’importanza determinante nella sua vita personale, con quattro matrimoni, sei figli e un numero di nipoti e pronipoti in divenire. Un tema universale, che riguarda l’umanità, interpretato dal grande fotografo con il suo stile unico, potente e leggero, romantico o gentilmente ironico, cifra che ha reso questo autore uno dei fotografi più amati e seguiti di sempre.
In mostra dal 16 ottobre 2019 al 15 marzo 2020
Orari: Lun 14.30 ‐19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ‐ 19.30 | Gio, Sab 9.30‐22.30
Ingresso: intero €10,00 / ridotto €8,00