Quindici minuti di applausi per l’ “Attila” di Giuseppe Verdi, con la direzione del maestro Riccardo Chailly e con la regia di Davide Livermore, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala. Ovazione per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto alla rappresentazione. Una serata mondana, ma con pochi vip e qualche esponente del mondo della politica.
Il direttore dell’orchestra Riccardo Chailly, a conclusione dell’inaugurazione della stagione scaligera, si è detto “più che soddisfatto”. Stanco ma felice il maestro ha accolto i calorosi complimenti appena lasciato il palco mentre si dirigeva al suo camerino. “Cultura e musica sono baluardo della democrazia”.
L’Attila di Giuseppe Verdi ha conquistato la Scala, ma gli applausi, scrocianti, hanno interessato in egual misura gli artisti e l’ospite principale della serata, il presidente della Repubblica Mattarella.
Con la sala buia gli spettatori, in piedi, avevano atteso per alcuni minuti l’ingresso del Capo dello Stato. Alla fine il pubblico, sempre in piedi, si è girato verso il palcoscenico, con la sala del Piermarini illuminata e il sipario chiuso, per ascoltare l’inno di Mameli diretto dal maestro Riccardo Chailly.
E la cultura ha vinto anche negli ascolti televisivi che hanno premiato l’opera trasmessa in diretta su Rai 1: gli spettatori sono stati quasi due milioni. Più esattamente, a vedere la trasmissione di Rai Cultura è stato 1 milione 938 mila con uno share del 10,8%. Si tratta di un risultato solo leggermente inferiore ai 2 milioni 77 mila spettatori che hanno seguito lo scorso anno Andrea Chénier, nonostante Attila sia uno dei titoli meno popolari di Verdi.