Ale Di Blasio si può definire figlio della millenial generation, avendo vissuto in pieno il passaggio dal mondo analogico a quello digitale, che ha utilizzato per raccontarsi.
Durante gli studi di cinema a Roma, ha scoperto la fotografia che ancora oggi è sia il suo lavoro che la sua più grande passione. La sua carriera spazia dal campo della moda e del beauty, al food, allo still-life e all’interior design, passando attraverso la ritrattistica.
Da qualche anno porta avanti un progetto di ricerca personale e indagine sul corpo umano e la sua espressione erotica a prescindere dalla sua forma, identità di genere e orientamento sessuale. Cresciuto nell’epoca dei social media, utilizza Instagram come principale canale di condivisione delle sue fotografie e luogo dove poter cercare i protagonisti dei suoi progetti.
Analogamente, #censuradautore nasce due anni fa, dopo che l’account di Instagram di Ale Di Blasio viene eliminato dalla piattaforma perché ritenuto non in linea con le linee guida in materia di nudo, sebbene le foto fossero opportunamente censurate nelle zone “incriminate”.
Convinto dell’importanza che un canale così main stream possa avere nel trasmettere messaggi positivi di inclusività e migliorare, anche di poco, la percezione della realtà che ci circonda, decide che era importante essere nuovamente presente con la propria arte.
Essere censurati quando si agisce in buona fede e in nome dell’arte, lo spinge a ritenere doveroso continuare a lavorare per cercare di cambiare la visione anacronistica di alcuni aspetti della nostra cultura.
Ale Di Blasio ha ragionato sul concetto di censura trasformando questo strumento, di per sé negativo, in un valore aggiunto. Ha coinvolto diversi artisti (trai quali illustratori, fumettisti, grafici e tatuatori) per “reinterpretare” in maniera assolutamente nuova e del tutto creativa quel lato erotico e sessuale che, paradossalmente, grida ancora oggi allo scandalo.
#censuradautore non vuole nascondere ma: rivelare in senso ironico e veicolare un messaggio di accettazione del proprio corpo, con i suoi pregi e i suoi difetti, la sua espressione di identità di genere e orientamento sessuale.
“La speranza è che ben presto questo progetto non abbia più senso di esistere, poiché questi contenuti saranno diventati “normali” e accettati agli occhi di più persone possibili. Fino ad allora gli artisti, che ringrazio per la passione che mettono in questo progetto e che potete conoscere tramite i tag sull’account @censuradautore2, continueranno ad intervenire sulle mie foto per ribadire quanto assurdo sia questo sistema” – Ale Di Blasio