Dai templi di Luxor alle Piramidi di Giza, i luoghi mitici dell’antico Egitto stanno prestando in queste settimane sfondi mozzafiato a concerti, sfilate di moda o mostre, facendo del patrimonio archeologico egiziano una vetrina per rinnovare l’immagine dell’Egitto e attirare i marchi del lusso. Dopo che lo stilista Stefano Ricci fece una sfilata davanti al tempio di Hatshepsut in ottobre a Luxor, sabato Dior ha presentato la sua collezione uomo ai piedi delle Piramidi, alle porte del Cairo, durante la sua prima sfilata in Egitto.
L’amministratore delegato di Dior, Pietro Beccari, ha dichiarato all’Afp che la casa di haute couture francese ha scelto l’ambientazione delle piramidi perché sono molto più “di un semplice sfondo” e l’astrologia dell’antico Egitto ha ispirato la collezione chiamata “Celestial”. “Questo incoraggerà altri marchi e attori culturali internazionali a venire”, ha detto la storica dell’arte Bahia Shehab, sottolineando che l’Egitto fa affidamento sulla “cultura per la propria immagine”.
Già l’anno scorso l’Egitto dei faraoni era stato il soggetto di una spettacolare sfilata di 22 mummie reali attraverso il Cairo in un evento orchestrato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi per contribuire a rilanciare il turismo, settore che rappresenta il 10% del Pil e dà lavoro a due milioni di persone ma è minato da oltre dieci anni di rivolgimenti politici, terrorismo islamico, pandemia e ora ripercussioni economiche della guerra in Ucraina. Aprendosi alla cultura moderna, l’Egitto ha attirato anche il gruppo hip-hop americano Black Eyed Peas, che si è esibito alle Piramidi di Giza, mentre il francese JR vi ha esposto proprie foto.
Source: Ansa