La quarta giornata della 81ª edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha portato sul grande schermo una carrellata di emozioni, tanto attese quanto potenti. Protagonisti indiscussi di questa giornata sono stati Alessandro Borghi e Jude Law, che hanno calcato il prestigioso red carpet, accendendo i riflettori su due pellicole destinate a far discutere.
Alessandro Borghi, con il suo carisma inconfondibile, ha presentato Campo di battaglia, il primo dei cinque film italiani in Concorso, diretto dal maestro Gianni Amelio. Ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, il film esplora le sfumature morali dei conflitti attraverso il personaggio interpretato da Borghi. “Nel mio personaggio c’è la relatività del giusto e dello sbagliato,” ha dichiarato l’attore, aggiungendo una riflessione profonda su come, a volte, il confine tra il bene e il male possa essere estremamente labile.
Gianni Amelio, durante la conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza di restituire al pubblico l’esperienza cinematografica nella sua forma più pura, lontana dalla distrazione dei piccoli schermi. “La tv accesa, a cena, ci fa subire emozioni invece di parteciparle. Il mio film non va visto in tv, ma in una sala cinematografica per far arrivare tutta la forza emotiva della guerra,” ha spiegato il regista, offrendo una chiave di lettura che va oltre la semplice rappresentazione visiva del conflitto.
Non meno rilevante è stato The Order, il film di Justin Kurzel che ha visto protagonista Jude Law, affiancato da Nicholas Hoult. La pellicola, ambientata negli Stati Uniti degli anni Ottanta, narra le vicende di un gruppo suprematista bianco, un tema che risuona con forza nell’attuale clima politico globale. Law, con la sua interpretazione magnetica, ha confermato ancora una volta la sua capacità di dare vita a personaggi complessi e controversi, portando sullo schermo una figura che incarna le tensioni e le contraddizioni di un’epoca non così distante dalla nostra.
La giornata si è arricchita ulteriormente con Leurs Enfants Après Eux, diretto dai fratelli Zoran e Ludovic Boukherma, un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Nicolas Mathieu, e con due film presentati fuori concorso: Why War di Amos Gitai, un’intensa riflessione sullo scambio epistolare tra Albert Einstein e Sigmund Freud, e Baby Invasion di Harmony Korine, un thriller che promette di tenere gli spettatori con il fiato sospeso.
Nel contesto di Orizzonti Extra, il festival ha offerto La storia del Frank e della Nina di Paola Randi, un film che si annuncia come “un romanzo per sognatori”, capace di toccare le corde più intime dello spettatore.
Con il calare del sole su Venezia, il sipario si chiude su una giornata ricca di cultura e riflessione, lasciando spazio a nuove aspettative e a un’attesa crescente per le prossime proiezioni. La Mostra del Cinema si conferma ancora una volta un crocevia imprescindibile per il cinema internazionale, dove ogni fotogramma racconta una storia e ogni sguardo catturato dal flash dei fotografi sul red carpet diventa parte di una narrazione più grande.