Dallo scorso 15 Marzo, nella Galleria Principe di Napoli c’è ‘Scotto Jonno‘, il caffè letterario e la prima biblioteca diffusa gratuita che fa del bookcrossing e del libro sospeso alcuni dei suoi punti di forza.
In un momento in cui i luoghi della storici della cultura e le librerie faticano, questa apertura arriva per incoraggiare il recupero e rilancio di questi luoghi.
“Ho sempre pensato che ci sia bisogno di spazi reali e virtuali – ha spiegato Luca Iannuzzi, amministratore unico di Tesoreria srl – dove si naviga, si lavora per ricostruire e conservare il tessuto della memoria e viaggiare all’infinito con la lettura. Mi piace pensare di poter offrire ai visitatori anche un importante spaccato della storia del Regno borbonico e di storia d’Italia”.
Tesoreria Srl ha partecipato al programma Common Gallery, ideato dall’assessorato ai Giovani del Comune di Napoli, a seguito del quale sono stati assegnati i locali che l’imprenditore Iannuzzi ha, poi, provveduto a recuperare e ristrutturare.
Tre i piani su cui si sviluppa il progetto: 110mq destinati all’esposizione di libri e oggetti; 60 mq per aree tematiche di somministrazione; 197 mq destinati a servizi, editoria, uffici e infopoint, ludoteca, aree comuni di lettura, caffetteria e ristorazione. Un progetto che gode della collaborazione della Fondazione Guida alla Cultura e di Guida Editori.
“Quando mi è stato presentato il progetto – ha affermato Diego Guida – ho subito voluto raccogliere l’invito: costruire insieme un nuovo contest di qualità anche culturale è stata per me una sfida da raccogliere. Questi spazi ospiteranno autori, personaggi della cultura nazionale, laboratori per i più giovani, presentazioni di libri, corsi per scuole, eventi per la promozione e diffusione della lettura”.
Nella biblioteca già oggi sono esposti migliaia di volumi messi a disposizione da utenti. I visitatori attraverso un’App potranno visionare e consultare l’intera collezione di libri. Il locale sarà aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 8.45 alla mezzanotte.
“La cultura non è una ‘pazziella’ – ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni – ma è una grande differenziazione ed è uno strumento che può far cambiare un luogo facendo appello alla profondità storica. Per portare via con sé da un luogo qualcosa di speciale, bisogna capirne la tradizione e la Galleria Principe e tutto il distretto sono identitarie di Napoli, sono pezzi di noi”.
Source: Ansa